Ci avete fatto caso? La stragrande maggioranza dei film prodotti in Italia, sono stati finanziati da case di produzione romane, girati (e vengono tutt'ora firmati) da registi romani e interpretati da attori romani/laziali o campani. Inutile che mi metta a elencare nomi del passato o del presente, e non ne sto facendo una ottusa questione padana di campanili, forse di accenti, ma la cosa mi ha sempre incuriosito. Specialmente negli ultimi dieci/quindici anni, nel corso dei quali si sono moltiplicate le produzioni di contenuti (quindi non solo cinema) per il web e altro. E Roma impera.
Capisco che l'Accademia d'arte drammatica ha sede a Roma, Cinecittà è a Roma. Anche i principali centri di produzione TV sono a Roma. Quindi se un attore, uno sceneggiatore o un regista, vogliono fare cinema, devono andare a Roma.
Giusto. Ma ci devono andare o ci devono nascere?
Chi nasce per esempio a Torino, è per forza un "cane maledetto"? Oppure non "c'ha il parente" piazzato nel posto giusto? É una questione di conoscenze? Di opportunità? Solo a Roma o a Napoli "sanno recità"? Il "condominio Surace" coinvolge anche il cinema?
Sicuramente, se non sei romano e sei un bravo attore o cineasta, per emergere devi impegnarti più di chi a Roma ci è nato. Forse perché porti in giro il tuo accento veneto, piemontese, emiliano, che per i produttori romani suona peggiore di quello laziale o campano, ma anche di quello siciliano. Sembra quasi che i nati in altre regioni, non siano degni di essere presi in considerazione.
Tra l'altro, in Italia vengono distribuite circa 200 opere cinematografiche italiane all'anno, con forti accenti romani e campani. Di contro, nelle sale abbiamo ogni anno 300 film stranieri, tutti doppiati, senza accenti. Quindi recitati (nuovamente) utilizzando un italiano perfetto e senza sbavature. I doppiatori italiani sono fin troppo bravi. Ma ci si stupisce degli incassi delle pellicole americane.
Poi abbiamo opere nostrane come "Perfetti Sconosciuti", del romano Paolo Genovese, la cui casa di produzione milanese Medusa Film (con sede a Roma), sembra quasi che abbia inserito a forza il friulano Battiston a fare da quota "altri accenti", in mezzo ai romani Giallini, Mastandrea, Leo, Foglietta, Porcaroli, oltre a Smutniak e Rohrwacher a rappresentare la quota "naturalizzate romane".
Continuo a dire: non ne faccio una stupida questione di etnie o simili.
Io, per esempio, ho una passione per Marco Giallini. Ho visto molti film interpretati da lui, spesso senza neanche sapere cosa andavo a vedere. Ho apprezzato quasi tutti i suoi lavori, la sua carriera, a parte qualche opera minore. E che dire di "Rocco Schiavone"? Nonostante una regia televisiva e "povera", lui spicca in mezzo agli altri. Ma allora è vero? I romani sono attori migliori?
Non so che dire. Se qualcuno sa come funziona, me lo faccia sapere.
Tra l'altro.
Avete notato che, a parte le minuscole sedi regionali, quasi tutti i giornalisti in RAI sono romani/laziali o campani?
Eppure, 'o café è bbuono pure accussì.