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Val Pesio / Passo del Duca

ago 18, 2020

MTB: Val Pesio / Pian delle Gorre / Passo del Duca

Divertente percorso che impegna la bella ciclovia dal Rifugio Pian delle Gorre, al Passo del Duca.

La Via del Duca, da percorrere in mountain-bike o e-bike, rappresenta un accesso importante dal basso Cuneese all’Alta Via del Sale, attraverso gli splendidi scenari del Parco del Marguareis, sul tracciato di un’antica rotabile militare recentemente recuperata. Una strada che in certi punti diventa sentiero e si sviluppa nel cuore del parco caratterizzato da una ricca biodiversità.

Accesso: Percorrendo l'autostrada Torino-Savona (A6), per la Valle Pesio si esce al casello di Mondovì e si prosegue in direzione Cuneo, per poi svoltare a Pianfei e raggiungere Chiusa Pesio, all'imbocco della Valle omonima, che si risale lungo fino alla Certosa di Santa Maria (parcheggio gratuito).

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Si parte dal Piazzale antistante la Certosa di Pesio e si sale su asfalto, fino al Pian delle Gorre. Da qui, si imbocca la ciclovia, praticamente una pista forestale, bellissima, che passa il torrente al Saut e continua a salire fino al Gias degli Arpi, dove si trova una simpatica fontana.
Si continua a salire, uscendo dal bosco, seguendo la pista, il cui fondo diventa ora a ciottoli, e sale a tornanti fino al
Colle del Prel. In questo punto la pista finisce e si trasforma in sentiero, fino al Passo del Duca; in alcuni tratti, è necessario scendere da sella, in altri è un po' esposto, ma niente di veramente difficile o pericoloso

Come scritto, la ciclovia è monca, ma ho saputo che l'amministrazione del Parco Alta Valle Pesio, ha intenzione di proseguirla, seguendo i sentieri che si congiungono con la Via del Sale che arriva dal Colle di Tenda, all'altezza della Capanna Morgantini. Gran bel progetto.

L’intero progetto è in fase di realizzazione, ma è stata da poco ripristinata la cosiddetta Via del Duca, che da Pian delle Gorre porta al Colle del Prel in alta Valle Pesio. Un tracciato dal respiro antico (l’ex rotabile 194 venne infatti costruita a partire dal 1940 dall’allora Genio di Cuneo) che in 8 km vince un dislivello di circa 900 metri, presentando una pendenza massima dell’8%. Una prima porta di accesso all’intera ciclovia che si allunga nella straordinaria cornice paesaggistica del Parco naturale del Marguareis, allora, quale effigie più credibile di un progetto spumeggiante dal profumo esperienziale.

Proprio da qui nasce l’ambiziosa Ciclovia Alpi del Mediterraneo che intende dare vita ad un comprensorio outdoor internazionale disteso tra Italia e Francia, Piemonte e Liguria. Dalla Valle Roya alla Valle Tanaro, dalla Valle Vermenagna alle Valli Pesio e Gesso, dalla Valle Nervia alla Valle Argentina. Sette differenti corridoi vallivi che si incontrano per un’esperienza cicloturistica imperdibile.

Si torna al Pian delle Gorre seguendo la stessa traccia dell'andata, poi si imbocca la sterrata in discesa, che porta al Villaggio Ardua. Dopodichè, su asfalto, si torna a Certosa.

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